Importazione di un'auto dall'estero: le procedure

Per importare in Italia un’automobile acquistata all’estero è necessario eseguire l’immatricolazione nel nostro Paese presso un Ufficio provinciale della Motorizzazione Civile e l’iscrizione al PRA. Spieghiamo l’iter burocratico con una precisazione: I tempi non sono fissi in quanto sono necessarie verifiche da parte della Motorizzazione per attestare l’idoneità del veicolo. Solo al termine di queste procedure e del rilascio della carta di circolazione, è possibile proseguire con l’iscrizione al PRA (Pubblico Registro Automobilistico). I tempi variabili si riferiscono all’immatricolazione. Dopo l’approvazione sono necessari tre giorni lavorativi per completare il processo.

Sommario:

cosa dice la legge
Immatricolazione in Italia: due modi
La Motorizzazione Civile
Lo S.T.A.

Cosa dice la legge sull'importazione dall'estero

La circolazione in Italia con un veicolo con targa estera è regolata dall’articolo 132 del Codice della Strada. Un’automobile con targa straniera non può rimanere in circolazione sul territorio italiano per più di dodici mesi. E se il proprietario dell’auto è residente in Italia il termine è ancora più breve: due mesi ovvero 60 giorni. Se mancano i documenti che attestano la regolarità del veicolo si producono conseguenze pesanti: è ritirata la carta di circolazione ed è comminata al proprietario una multa con importo variabile da oltre 710€ a circa 2.850€. Il veicolo, infine, viene posto sotto sequestro e parte un termine di 180 giorni entro i quali: si effettua la regolare importazione in Italia o deve avvenire l’esportazione definitiva. Se, trascorso questo periodo, non è avvenuta nessuna delle due operazioni l’auto viene confiscata. Importante: mentre il sequestro è una misura temporanea la confisca ha un valore definitivo.

Immatricolazione in Italia: due modi

Per immatricolare un’auto straniera in Italia la legge stabilisce due modi:
Si fa l’importazione presso la Motorizzazione Civile e successivamente, con il rilascio della carta di circolazione, si esegue l’iscrizione al PRA
Si fa una richiesta presso lo STA (Sportello Telematico dell’Automobilista)
Queste due opzioni sono possibili sia per le auto nuove (non immatricolate o di prima immatricolazione con meno di 6.000 km o cedute entro sei mesi da questa), sia per quelle usate. C’è tuttavia una limitazione per i veicoli provenienti da Paesi “extra-UE”. In questo caso si procede con richiesta presso lo STA.

1- La Motorizzazione Civile

L’immatricolazione di un auto estera presso la Motorizzazione Civile italiana avviene in tre fasi:

Si esegue una verifica preliminare in cui sono esaminati e valutati i documenti relativi a: caratteristiche tecniche dell’automobile e adempimenti IVA per giudicare l’idoneità del veicolo all’immatricolazione
Viene rilasciata la carta di circolazione;
Viene eseguita (entro sessanta giorni), l’iscrizione al PRA
Per procedere con l’iscrizione al PRA, è necessario essere in possesso dei seguenti documenti:
Certificato di Conformità Europeo (COC) al quale va allegato il certificato di omologazione in Italia o la dichiarazione di omologazione rilasciata dal Costruttore
Se il proprietario estero e il nuovo intestatario sono la stessa persona ci vogliono atto di vendita e certificato di proprietà con firme autenticate da notaio.
Documento di identità e certificato di residenza dell’acquirente
Modello NP2D
Se l’acquirente è persona giuridica ci vogliono il certificato della Camera di Commercio in bollo o una dichiarazione sostitutiva da parte del legale rappresentante
Se non ci sono Accordi bilaterali tra l’Italia e il Paese in cui l’auto è stata acquistata tutti i documenti per l’iscrizione al PRA devono essere redatti in italiano (corredati da certificato di conformità rilasciato da un traduttore consolare).

2- Lo S.T.A. (Sportello Telematico dell’Automobilista)

Se il costruttore dell’auto che si sta immatricolando in Italia si trova in Unione Europea l’immatricolazione si può ottenere attraverso lo Sportello Telematico dell’Automobilista (S.T.A.)
Sono necessari i seguenti documenti:
Fotocopia di un documento d’identità;
Certificato di residenza;
Se riguarda un’auto usata ci vuole la carta di circolazione estera;
Se l’immatricolazione la fa l’acquirente ci vuole il modello NP2C compilato;
Se l’atto di vendita riporta la firma autenticata da un notaio (e in bollo) è necessario il modello NP2D compilato;
Certificato di Conformità Europeo (o CoC) con omologazione italiana;
Domanda dell’acquirente su modulo TT 2110;
Se l’acquirente è una persona giuridica serve una dichiarazione sostitutiva da parte del legale rappresentante della società che confermi la sede legale italiana

RIASSUNTO:

  • Per importare un’automobile in Italia è obbligatoria l’immatricolazione sul territorio italiano e l’iscrizione al PRA
  • La normativa sull’importazione è regolata dall’articolo 132 del Codice della Strada
  • Un’auto con targa straniera può circolare in Italia per dodici mesi. Se il proprietario è residente in Italia il termine è di due mesi
  • Se l’auto con targa straniera non è in regola con i documenti si producono conseguenze pesanti e parte un termine di 6 mesi per immatricolarla qui o esportarla definitivamente altri viene confiscata
  • L’immatricolazione in Italia di un’auto straniera si fa per automobili nuove, sia usate
  • La procedura avviene attraverso due strumenti: la Motorizzazione Civile o lo Sportello Automatico dell’Automobilista (S.T.A.). Quest’ultima procedura è obbligatoria nel caso di auto che provengono da Paesi extra-Ue

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